Un sorriso in più
Conosciamo un po’ meglio la Onlus Un sorriso in più fondata dalla famiglia Canclini, dalla voce di Laura Bricola
Chi sei e cosa fai con la Onlus “Un Sorriso In Più”?
Per noi di Un Sorriso In Più nessuno dovrebbe sentirsi solo. L’Associazione Un Sorriso In Più è nata nel 2004 per volontà della famiglia Canclini, per stare accanto ad anziani e bambini in situazioni di difficoltà.
Fanno parte del team Marcella, coordinatrice dell’Associazione, anche dal punto di vista amministrativo, dell’equipe e dei volontari, punto di riferimento per le case di riposo; Barbara che è Promotrice del dono, referente per la comunicazione e raccolta fondi, rapporti con le aziende e i sostenitori; Francesca, Custode sociale, impegnata nel coordinamento dei progetti e dei volontari a domicilio; Laura referente per i progetti e la formazione.
I volontari della Onlus sono oggi circa 130.
A favore dei minori, i volontari della Onlus affiancano gli operatori delle comunità educative del territorio nella gestione delle attività della vita quotidiana: compiti, cura di sé, gestione dei pasti, messa a letto, attività ludiche, attività sportive, uscite… I volontari arricchiscono la rete di relazioni e di esperienze di “vita normale” che i bambini, allontanati dalle proprie famiglie, possono fare.
Nell’ambito dell’area anziani, la nostra attività si svolge nelle case di riposo delle Province di Como, Varese e Monza Brianza, e a domicilio, nei comuni di Guanzate, Cadorago e Rovellasca e in ospedale. I volontari integrano gli interventi dell’equipe animativa-educativa.
Noi incontriamo gli anziani in luoghi in cui non vorrebbero trovarsi, in ospedale o in una residenza, li incontriamo spesso in situazioni di fragilità, di malattia, di confusione, in contesti in cui si sentono uno fra tanti, non sentono riconosciuta la propria unicità, la propria identità, il proprio essere speciali. Nell’incontro con il volontario gioiscono soprattutto per essere VISTI per ciò che sono stati e per ciò che ancora sono; sono felici di condividere le proprie passioni, i propri interessi, ciò che fa brillare ancora loro gli occhi; le attività che gli operatori e i volontari propongono sono significative e li rendono felici e possono così sentirsi ancora capaci e utili.
Creare le condizioni affinché l’altro possa esprimere il meglio di sé, il che equivale alla felicità.
Parlaci di qualche progetto…
Dal 2018 è nato il progetto Nipoti di Babbo Natale, con il quale portiamo emozioni e affetto gli anziani delle case di riposo di tutta Italia: grazie al progetto, gli anziani possono esprimere un desiderio e affidarlo al nostro sito www.nipotidibabbonatale.it, in attesa che un nipote (chiunque può esserlo) scelga di realizzarlo.
Dopo aver sperimentato la bellezza di questo progetto abbiamo realizzato Nipoti di penna www.nipotidipenna.it Un progetto che permette ad anziani e nipoti di coltivare un’amicizia epistolare. Capita sempre più di rado di aprire la cassetta della posta e trovare una lettera, scritta apposta per te, ma quando accade, la prendi tra le mani con incredulità, gioisci ad una calligrafia conosciuta, sorridi al profumo della carta, cerchi il luogo perfetto prima di aprirla e leggerla tutta d’un fiato. Quel “Caro…” è più di una formula, è già un abbraccio che ti fa sentire che quel messaggio è carico di affetto, è un gesto profondo, intimo, che avvicina, unisce. Nipoti di penna vuole regalare quest’emozione agli anziani nelle case di riposo di tutta Italia e anche a tanti “nipoti” che vogliano vivere la gioia di un’amicizia epistolare: due sconosciuti che piano piano si svelano e diventano una persona speciale l’uno per l’altro.
È un progetto caratterizzato dalla lentezza, dal saper aspettare, dal preoccuparsi l’uno per l’altro… avere il tempo di scegliere cosa dire, cosa “regalare” di sé…
Questi sono progetti a livello nazionale, giusto?
Si esatto. Grazie ai questi progetti di carattere nazionale, abbiamo incontrato operatori molto in gamba e, insieme a loro, abbiamo riflettuto sul tema del desiderio, come nuovo approccio alla cura della persona. Per questo abbiamo creato il progetto Desideri cantiere, per aprire un luogo di incontro e confronto tra i professionisti che all’interno delle residenze e dei servizi per anziani si prendono cura del progetto educativo, persone volenterose capaci e interessati a promuovere il miglior approccio, le migliori strategie per la cura della persona anziana fragile, superando l’isolamento nel quale ciascuno spesso si trova ad operare.
Questo vi porta ad essere una realtà che fa anche ricerca e formazione, quindi…
Da sempre, ci dedichiamo con passione anche alla formazione dei nostri volontari. Siamo convinte che il primo modo per prendersi cura degli anziani, è quello di sostenere chi si prende cura di loro, offrendo strumenti e supporto, facendo in modo che si sentano compresi e mai soli.
Punto di forza della nostra Associazione è l’apertura e la creatività: siamo costantemente disponibili a metterci in gioco, ad imparare dall’esperienza nostra e degli altri. Facciamo tesoro del punto di vista dei nostri volontari, delle organizzazioni con cui collaboriamo, gli enti del territorio. Partecipiamo ad un progetto di sviluppo di comunità dal titolo Senior, un mondo a misura di anziano, per promuovere l’invecchiamento attivo e la costituzione di una Comunità, che si prende cura dei propri vecchi, soprattutto quando sono in difficoltà.
Promuoviamo perciò momenti di formazione e informazione sul territorio, nella speranza che sempre più persone si sentano coinvolte nello sviluppo di una società Dementia Friendly, in cui nessuno si senta solo o subisca lo stigma e l’isolamento dovuto alla malattia.
Fate tanto quindi per le persone avanti d’età, ma che idea avete dell’anziano?
Il nostro Presidente, il dottor Canclini, ci richiama costantemente ai valori per i quali è nata l’Associazione: il benessere degli anziani e la cura della relazione che nasce con i volontari.
Per noi di Un Sorriso In Più stare accanto alle persone anziane è un grande privilegio, è la possibilità di attraversare storie di vita, epoche che non conosciamo, valori dimenticati.
Come chi legge molto, chi ascolta gli anziani vive più di una vita.
L’incontro tra volontari e anziani è di reciproca cura e di reciproco arricchimento, ci si nutre l’uno dell’affetto e della bellezza dell’altro. È l’opportunità per esprimere il meglio di sé.
Gli anziani ci aiutano a guardare il mondo con gli occhi della saggezza: ci aiutano a restituire il giusto valore alle cose, a riconoscere l’essenziale e a prendere le cose con più leggerezza, ad apprezzare le piccole cose, a gioire delle cose belle.
I Nipoti sperimentano l’incontro con anziani straordinari, veri e propri libri di storia, di esperienza, di profonda umanità; persone che hanno affrontato grandi prove, vissuto dolori ed esperienze straordinarie, che custodiscono ricordi e rimpianti, soddisfazioni e sconfitte. I nipoti si scoprono generosi, sensibili, si sentono vicini a persone lontane geograficamente, culturalmente, anagraficamente e incontrano un’anima gemella (e non si lasciano più). Entrano in casa di riposo, magari per la prima volta, in punta di piedi e scoprono la meraviglia di persone anziane capaci di sognare, di raccontare, di condividere qualcosa di sé; scoprono che le case di riposo, a dispetto di quel che si possa immaginare, sono luoghi vivi, vitali, “caldi”.
Gli anziani si sentono speciali perché scelti: uno sconosciuto si fa carico della loro felicità e loro reagiscono con sorpresa, incredulità, grande emozione e immensa gratitudine
Arrivano da voi davvero tante richieste: come siete esplosi a livello nazionale?
Siamo alla settima edizione. Anno dopo anno il Progetto ha visto moltiplicarsi il numero delle residenze partecipanti e il numero di anziani coinvolti. Lo scorso anno abbiamo concluso con 450 RSA e circa 9000 desideri realizzati. Quest’anno le case di rispose iscritte sono quasi 500. Nella prima giornata sono stati riservati più di 2000 desideri.
I media nazionali e le radio hanno dato grande risalto all’iniziativa. Le foto dei desideri realizzati, dei volti felici degli anziani e i racconti dei nipoti invadono i social nel periodo natalizio.
Proprio perché i canali privilegiati di promozione del progetto sono le pagine IG e FB, rispondono un gran numero di giovani e giovanissimi nipoti. Persone che impegnano il proprio tempo e denaro per far felice un nonno o una nonna sconosciuti e a volte percorrono centinaia di chilometri per consegnare il proprio dono di persona.
Quindi ci sono davvero ancora tanti giovani con valori autentici e voglia di mettersi in gioco?!
Al momento della scelta del desiderio i nipoti lasciano messaggi dolcissimi, simpatici, entusiasti, in attesa di essere ricontattati dalle case di riposo e partire nell’avventura della ricerca del dono perfetto o nell’organizzazione dell’esperienza.
La meraviglia di questo progetto sta, non tanto nel valore economico dell’oggetto che viene regalato, ma nella bellezza delle relazioni significative che nascono tra questi giovani Nipoti e le persone anziane, è l’affascinante scoperta dei rispettivi mondi, è l’incontro tra persone interessanti, intriganti, che hanno qualcosa da imparare l’una dall’altra.
CASUAL MOMENT: un desiderio che ti è rimasto nel cuore e che vuoi condividere con noi….
Non dimenticherò mai Apollonia (ma tutti la chiamavano Maria), 100 anni: il suo sorriso, un sole!
Stretta al braccio della sua educatrice Michela ha raccontato il segreto della sua longevità: “ho sempre mangiato male, sto bene! sempre polenta e formaj”.
Quando le ha spiegato che dei giovani “nipoti” avrebbero voluto farle un regalo per Natale si è commossa e un po’ incredula ha risposto “Una sorpresina… ma piccola però!!”
Maria ha incontrato Deborah, che le ha preparato un bel pacchetto da scartare e un biglietto che mi fa ancora emozionare. Ha continuato ad essere la sua nipote di babbo Natale anche negli anni successivi, fino alla fine. Deborah è sicura che il regalo lo ha fatto a sé stessa.