MFPEN
Intervista a Sigurd, fondatore e creative director di MFPEN, brand d’abbigliamento di Copenaghen fondato nel 2015.
Qual è il tuo background e come hai avuto l’idea di creare MFPEN?
Dopo gli studi in produzione e sourcing, ho lavorato come designer per alcuni marchi danesi. Lavorare per questi marchi mi ha fatto scoprire le possibilità di utilizzo dei tessuti in giacenza. Allo stesso tempo, mi mancavano le silhouette voluminose nell’abbigliamento maschile classico.
Che cosa significa MFPEN? Da dove deriva?
Il nome mfpen deriva dal termine danese che indica il poter scrivere una firma a nome di qualcuno, chiamata MFP (med ført pen). Si traduce direttamente in “con la penna che guida”. Mi piaceva l’idea di fare qualcosa per conto di un altro, nel nostro caso confezionare capi di abbigliamento per i nostri clienti, nel vostro caso confezionare tessuti. Fare ciò che si sa fare bene.
I tuoi clienti oggi comprendono sempre di più l’utilizzo di tessuti riciclati/scarti?
Penso di sì. Il nostro problema principale, lavorando con tessuti di stock, è che tendiamo a esaurire rapidamente i capi realizzati perché i tessuti molto limitati. Ma sembra che i nostri clienti l’abbiano capito e se vogliono davvero un prodotto sanno di doverlo acquistare in fretta. Credo che apprezzino anche il nostro modo di lavorare in modo responsabile e sostenibile.
Come vanno le forme oversize?
Penso che vadano bene. Ma ad essere sincero, non ho mai pensato che i miei modelli fossero così oversize. Se si guarda al passato, i pantaloni larghi e i cappotti ampi sono stati una colonna portante dell’abbigliamento maschile classico del secolo scorso. Solo negli ultimi vent’anni, con la terribile aggiunta dell’elastan nella moda, la vestibilità slim sta dominando.
Sappiamo che MFPEN sta andando molto bene in Scandinavia. Siamo felici per voi, qual è il vostro punto di vista sugli affari?
Non so se stiamo andando particolarmente bene in Scandinavia rispetto agli altri mercati. Qui lavoriamo con pochi negozi, ma i migliori a mio avviso. Detto questo, credo che la nostra base sia piccola ma forte. Lavoriamo con distributori in molte aree del mondo, non solo in Scandinavia, e per fortuna abbiamo un grande seguito internazionale.